Da oltre venti anni Vela Insieme è la prima realtà ad utilizzare il mare e la navigazione a vela come strumenti principali per l’integrazione tra giovani con e senza disabilità.
Essere adolescenti oggi è una sfida difficile per tutti quanti, ma per chi ha strumenti ed abilità “diverse” rispetto ai più è ancora più complesso. In adolescenza infatti si fanno più importanti le differenze di qualità della vita tra persone con disabilità intellettiva ed i loro coetanei a sviluppo tipico (i cosiddetti “normodotati)”; le attitudini e gli atteggiamenti disfunzionali di questi ultimi nei confronti dei primi possono ostacolarne l’integrazione sociale.
Con il prezioso supporto dell’Università di Pisa è stata svolta una ricerca scientifica, basandosi sui modelli teorici dell’OMS e dell’AAIDD e prendendo in considerazione le esperienze vissute dai ragazzi coinvolti nei progetti di velaterapia tra il 2010 e il 2015.
La ricerca evidenzia i miglioramenti tra i ragazzi coinvolti che scoprono, dopo un’esperienza vissuta in uno spazio ristretto, come quello di una barca, il valore di essere parte di un team dove ognuno è importante per le proprie qualità e potenzialità.
Ogni anno vengono utilizzati temi ed attività complementari alla navigazione per accrescere il senso di condivisione, consentendo ai giovani coinvolti di conoscere una nuova realtà. Le paure e le barriere psicologiche iniziali lasciano spazio ad un’esperienza unica che forma i futuri cittadini in grado di diffondere i giusti valori ed il rispetto della diversità.
BENEFICI VELATERAPIA:
- Integrazione e condivisione tra ragazzi disabili e non
- Abbattimento barriere sociali e rispetto delladiversità
- Crescita dell’autonomia personale
- Accrescimento dello spirito di gruppo
- Acquisizione della cultura e della conoscenza del mare
- Assunzione del senso di responsabilità
- Valorizzazione del territorio
- Condivisione di valori legati ad uno stile di vita semplice
Non solo: la ricerca ha anche evidenziato la diminuzione del livello di ansia nei genitori dei ragazzi disabili, che li porta in seguito ad una maggior accettazione degli spazi di autonomia che i ragazzi stessi acquisiscono.